Dieta Mediterranea
La Dieta Mediterranea è un modello nutrizionale fondato sulle tradizioni dei popoli del bacino del Mediterraneo (come Italia, Grecia, Spagna e Marocco). Non delinea solo un modo di mangiare è espressione di un insieme di conoscenze, abitudini sociali e tradizioni culturali storicamente tramandate dalle popolazioni che si affacciano sul Mare Nostrum. Il termine “Dieta” si riferisce all’etimo greco δίαιτα, dìaita “stile di vita” ovvero “modo di vivere”, non si tratta dunque e solamente di una dieta alimentare, ma rappresenta uno stile di vita volto non solo al perseguimento della salute e del benessere fisico e mentale dell’uomo, ma anche del territorio, dell’ambiente e della sua bellezza e salubrità.
Il padre della Dieta Mediterranea fu il medico Lorenzo Piroddi (Genova 1911-1999), che nel 1939 espose l’idea di una Dieta Mediterranea intendendo con tale termine un regime alimentare semplice e naturale e quindi preventivo, secondo l’antichissimo sapere di Ippocrate. Piroddi nel 1950 fondò un centro di benessere ed elaborò una prima versione di Dieta Mediterranea che utilizzava per curare i suoi pazienti. Il primo scienziato che diede visibilità internazionale alla Dieta Mediterranea fu il biologo e fisiologo statunitense Ancel Benjamin Keys (Colorado Springs 1904 – Minneapolis 2004) il più grande esperto di nutrizione umana del Novecento.
Le implicazioni storiche e antropologiche della Dieta Mediterranea hanno portato il 16 Novembre 2010 il Comitato Intergovernativo dell’Unesco (United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization) riunito a Nairobi, all’iscrizione di questa nella prestigiosa lista dei Patrimoni Immateriali dell’umanità.
Non è semplice dare una definizione di Dieta Mediterranea come entità unica, perché essa comprende e incarna le abitudini di paesi e regioni con un’ampia diversità etnica, culturale, religiosa ed economica, tuttavia, il modello generale è simile e presenta delle caratteristiche particolari: predilige il consumo di alimenti vegetali rispetto a quelli animali, con particolare abbondanza di cereali (frumento, avena, orzo, etc.) preferibilmente non raffinati, verdura, frutta (sia fresca che secca), legumi e semi; l’olio extravergine d’oliva rappresenta la fonte principale di grassi; carne bianca, uova e latticini vengono assunti in quantità limitata; comporta un ridotto consumo di carne rossa, un consumo occasionale di insaccati; zuccheri raffinati e dolci sono consumati in piccolissima quantità; permette una moderata assunzione di alcol (principalmente vino rosso) durante i pasti; predilige i cibi freschi, di stagione a km zero. I macronutrienti della Dieta Mediterranea sono così ripartiti: carboidrati 55/60% dell’energia totale giornaliera privilegiando il consumo di alimenti contenenti amidi a lento assorbimento e ricchi di fibra (pasta, pane integrale, riso, mais), mantenendo al di sotto del 10% la quota di energia derivante dagli zuccheri semplici come saccarosio, fruttosio e glucosio; proteine 10/15% dell’energia totale, 1/3 di derivazione animale (latticini, uova, carni bianche, pesce) e 2/3 di origine vegetale (cereali e legumi); grassi 25/30% dell’energia totale così ripartiti: acidi grassi saturi (Saturated Fatty Acid SFA) inferiore al 10% dell’ energia totale, acidi grassi polinsaturi (Polyunsatured Fatty Acids PUFA) tra 5% e 10% delle calorie totali, acidi grassi monoinsaturi (Monounsatured Fatty Acids”, MUFA) 10/15% delle calorie totali. L’elevato consumo di verdura e frutta consente, infine, un ottimo approvvigionamento di composti anti-ossidanti (come beta-carotene, tocoferoli, vitamina C, polifenoli) e di minerali (quali calcio, magnesio e potassio).
La piramide alimentare è una rappresentazione grafica di raccomandazioni nutrizionali, riassume e semplifica le informazioni e le linee guida per una sana alimentazione, indicando i tipi di alimenti, la quantità e la frequenza di assunzione.
L’attività fisica è un aspetto fondamentale della Dieta Mediterranea, contribuisce all’equilibrio energetico dell’organismo, modifica la composizione corporea, incrementa l’efficienza del sistema muscolare e cardiorespiratorio, influisce positivamente sull’umore. L’alimentazione equilibrata deve essere affiancata da un’attività motoria come camminare, correre, nuotare, pedalare, salire le scale per almeno 30 minuti al giorno e per almeno 5 giorni alla settimana. L’attività fisica, oltre ad aiutare il mantenimento del peso corporeo, aiuta a prevenire molte malattie dovute a uno stile di vita sedentario (obesità, ipertensione, aterosclerosi).
La correlazione tra alimentazione e salute è ormai scientificamente provata. Il patrimonio di conoscenze scientifiche riguardanti alimentazione e salute come binomio inscindibile è in questo primo scorcio del terzo millennio molto ampio e in continua crescita. La Dieta Mediterranea si contraddistingue per essere non solo un modello alimentare-nutrizionale, ma l’espressione di un vero e proprio stile di vita da seguire e perseguire per il raggiungimento di un buon stato di salute fisica e mentale e per prevenire l’insorgenza di malattie cronico-degenerative.
La Dieta Mediterranea con i suoi alimenti peculiari è sinonimo di dieta salubre, efficace contro l’insorgenza di malattie croniche. Ad oggi le più prestigiose e autorevoli società scientifiche del mondo indicano il profilo alimentare mediterraneo come esemplare strumento per promuovere e conservare lo stato di salute e ridurre l’insorgenza delle più importanti patologie del benessere